Costi da considerare
Se è la prima volta che ristrutturi casa, ecco un elenco utile di costi da considerare: tra scorte di materiale e pratiche catastali è ideale per controllare le spese.
Quando ristrutturi casa per la prima volta è facile compiere qualche errore di dimenticanza al momento della stipula del preventivo. Esistono infatti voci di spesa a cui magari non pensi nell’immediato ma che, durante l’avanzamento dei lavori, potresti dover aggiungere al già nutrito elenco dei costi da sostenere.
1
Imprevisti e opere aggiuntive
Si tratta degli imprevisti intercorsi durante la fase esecutiva dei lavori, senza dubbio gli extra costi di maggiore entità. Accanto a questi, vi sono anche le opere aggiuntive, ovvero decisioni prese dal committente in corso d’opera che modificano il progetto originario. Inserisci nel capitolato un richiamo specifico a questa voce, indicando che nel caso di nuovi ulteriori lavori si farà riferimento al prezziario della Camera di Commercio a cui è iscritta l’impresa e a cui sarà applicato uno sconto deciso in fase di trattativa.
2
Eventuale aumento della rendita catastale
Quando una ristrutturazione modifica la distribuzione interna dei vani di un locale, deve esserne data adeguata comunicazione all’Ufficio Catastale perché venga aggiornata la relativa planimetria. Anche aver realizzato un secondo bagno o uno spostamento di tramezzi potrà innalzare il valore catastale dell’immobile. Questo è un passaggio da non sottovalutare anche perché, in caso di compravendita, sarà verificata la corrispondenza tra la planimetria catastale e lo stato di fatto, pena la nullità dell’atto.
3
Rimborso dei possibili danni alle parti comuni
Per evitare di pagare di tasca tua gli eventuali danni arrecati alle parti comuni dell’edificio interessato dai lavori del cantiere è bene avvalersi di un’impresa assicurata: chiedi tutte le informazioni del caso e inserisci nel capitolato una nota a riguardo. Se l’impresa è seria, non avrà problemi ad accettare. Per avere ulteriori consigli su questo tema puoi leggere "A chi rivolgersi".
4
Pratiche urbanistiche e catastali
Se il tuo progetto di ristrutturazione lo prevede, sarà necessario occuparsi anche di pratiche amministrative, urbanistiche e catastali. Il costo della pratica in questo caso è rappresentato dalla parcella del tecnico che se ne dovrà occupare. Ricordati di non confonderle con i certificati di conformità (degli impianti elettrici, del gas, di condizionamento) che ti dovranno essere rilasciati alla fine dell’esecuzione dei lavori e il cui costo è invece incluso nella progettazione.
5
Coordinamento della sicurezza
In funzione della pluralità di figure professionali coinvolte nella ristrutturazione (numero e diversificazione delle competenze) e del livello di pericolosità stimato per la fase di esecuzione dei lavori, l’impresa può dover nominare per legge un coordinatore della sicurezza. Informati in anticipo. Per i lavori a bassa complessità il costo è spesso prestabilito, mentre nel caso di grandi cantieri e nei lavori di lunga durata può trasformarsi in una percentuale fissa dell’ammontare complessivo.
6
Scorte di materiali
Fai il punto sui materiali da acquistare e metti in programma di comprarne una quota aggiuntiva. Il materiale da usare non si limita a quello impiegato durante la ristrutturazione, ma include anche una minima scorta da conservare nel tempo per i possibili lavori da svolgere in futuro. Il materiale che hai scelto, infatti, potrebbe uscire dalla produzione e per evitare di dover rifare tutto da capo è saggio conservarne una parte. La quota di scorte è di solito pari al 10% circa del materiale complessivo, ma ricordati che questo valore cresce in funzione della dimensione dei formati scelti (ad esempio la grandezza delle piastrelle).
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